Il silenzio della guerra - Sito del Rione di Sant'Ambrogio Olona di Varese

Vai ai contenuti


La vicenda tristissima dell'ultima guerra (1940-1945) ebbe ripercussione dolorosa anche sulle nostre campane.

Dopo la raccolta del rame (1940) e la rimozione del ferro delle cancellate (1941) venne purtroppo nel 1942 l'ordine perentorio della requisizione delle campane.

Triste giorno quel 12 novembre: la popolazione muta, con animo profondamente addolorato, vide le sue campane calare in silenzio dalla torre campanaria: furono momenti pieni di mestizia e di profondo dolore.

Le campane asportate erano le due maggiori: la quinta (mi b, dal peso di kg 874) recava le immagini del S. Crocifisso, Vergine Assunta e S. Ambrogio con la scritta "Ad vesperum demorabitur fietus, et ad matutinum laetitia (a sera alberga il pianto, al mattino la letizia).

La quarta (fa crescente, peso kg 661) portava le immagini di S. Ambrogio, Angelo Custode, S. Michele con la scritta: "Vox Domini in virtute, vox Domini in magnificentia" (la voce del Signore è potente, la voce del Signore è maestosa).

Ritirate dalla Ditta Angelo Bianchi di Varese, rimasero nel deposito qualche mese, poi infrante e ridotte a pezzi furono inviate in Germania e destinate alle grandi fonderie di Amburgo per essere tramutate in ordigni di guerra.

La popolazione trasse le logiche conseguenze: campane calate, partite pagate (cioè perdute).

Così era stato detto quando Napoleone, al vertice della gloria, ordinò la requisizione degli arredi e dei bronzi delle Chiese; da allora la sua stella incominciò a declinare sino a infrangersi in fatale sconfitta.

Ormai anche la nostra guerra, sorta ed alimentata solamente da paroloni e da goffe espressioni era non solo finita, ma perduta e pochi mesi dopo si ebbe la conclusione purtroppo vergognosa.

La triste vicenda delle campane asportate (novembre 1942) aveva avuto dolorosa ripercussione; si sentiva come un Vuoto, qualcosa che mancava.

Le piccole campane sull'alta torre campanaria sembravano sperdute, come povere orfanelle, il loro suono più che di festa rassomigliava ad un trillo di lamento e di pianto.

Questa situazione durò purtroppo dieci anni.

Avvenimenti festosi si susseguirono, celebrati con solennità: la venuta del Novello Sacerdote Don Giuseppe Sala, la grande Festa di ringraziamento alla Madonna SS. per la fine della guerra (1945); il 25° di Sacerdozio di Don Barnaba (1947); la venuta della Madonna Pellegrina e la Visita Pastorale (1948); la la Messa di Don Umberto Crugnola e le SS. Missioni (1950); anche in queste manifestazioni, talune riuscite grandiose, vi era sempre come una nota di mestizia per la mancanza del concerto completo delle campane.

Oggi è il 25/02/2023 - Sono le ore
Torna ai contenuti