Pier De Sante - Sito del Rione di Sant'Ambrogio Olona di Varese

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Dedico questi versi a tutti i miei carissimi amici di Sant'Ambrogio.
Pier De Sante


SANT'AMBROGIO

Lì, in natural altura, poggia supremo, in alto!
Fra la Kolbe e il Sacro Monte: Sant'Ambrogio.
Con l'aria e il porre suo, pone ben in risalto...
Il viver nostrano, ch'era in un antico villaggio.

Ville, caseggiati e cortili vivaci...
Balconi e davanzali sempre fioriti...
Teneramente, col profumo abbracciano...
Chi, fra essi, con rispetto, s'introduce.

Diversi idiomi, si odono nel vocio pacato.
Che si sente appena, l'origine diversa.
Diversi sono, i natii lidi, ma tutti Uno...
nell'essere fieri e orgogliosi "cartuccini"!

Lì, in vetta del campanile antico, s'erge...
il Santo, che sempre attento, nulla sfugge!
Mira dall'alto, il suo e l' altrove tutto...
e del "passatore" lo sguardo... attira.

Il passatore devoto, ma anche il "profano"...
volge lo sguardo in alto, con rispetto!
Per devozione o per umana paura?
Solo per timore. E Lui sornione sorride!

D'uso e di costume son le "Cappelle".
"Camminata" che ogni lombardo, sogna.
Consueto è iniziar...da Sant'Ambrogio...
e poi...dolce è il salire, dalla "Prima".


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L'Amor del rito e della "missione"...
Incita il cuor...sempre a salire.
Su...su! Senza pensieri ed esitazione!
E su, fino all'ultima. Per poi gioire!

Giunti al Sacro Monte, per poi ammirare...
il loco Sacro, ch'è antico come già era.
La Chiesa, il Convento: richiamo al meditare!
Il Tutto insieme, che induce alla preghiera.

Lì, a rimirar il verde "sotto" ed il lontano piano...
Che con l'aria "buona", spesso nitida appare...
per sin vicino, la Madonnina di Milano...
Che le "Grandi mani"...incitano a guardare!

Non sazi di vista e neppure di visione...
Si inizia la discesa con uguale amore.
Ad ogni Cappella si dà la devozione...
Poi, si inspira e si "riprende" con ardore.

Mai soli! Sempre in compagnia!
Il rimirar i luoghi e i "ciotti"...
Le Cappelle...vanno giù in allegria..
Ed ogni volta, si diviene più "dotti"

Al Visitatore, non può, certo mancare...
Il visitar la "Tobliz", ch'è al centro del rione.
Villa Eccelsa, atta non solo al riposare.
Salotto pubblico, della pura riflessione.

Il silenzio regna e come per un incanto...
Sparisce il rumore usuale, anche della via.
S' ode degli uccelli, il tanto atteso canto...
e di vivaci bimbi, il giocar in allegria!
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Il rintoccar puntuale della campana...
Ch'è del Santo ed ogni mezza ora, ricorda...
Il monito a mantener la vita pura e sana...
E l'inesorabile trascorrere d'ogni ora.

Cedri del Libano e aghi foglie altere!
Ne ricevono i profumi, orti e giardini.
Tigli, Magnolie e Betulle...austere!
Orgoglio e vanto dei Sant'Ambrogini.

Ippocastani e roselline di "lunga vita",
ornano la piazza che accoglie e saluta.
In essa, sempre "qualcun" che addita...
Qualcun che di rimpetto gli è seduta.

Lì, ritto e nudo, s'erge l'Ignoto Milite!
Che guerra e morte, ahimè, tacito ricorda!
Chi donò la vita, con coraggio e senza limite.
Ma del suo monito, ancor la gente è sorda.

Anch'io del Luogo, non son natio.
Giunsi...vidi! E me ne innamorai!
A riprender il cammino, divenni restio..
D' amor e per tanto amor...restai!

Restai e resto ancora, col cuor contento!
E come, se del loco, fossi anch'io nativo.
Col corpo stanco, che or trascino a stento..
Sento ancor l'amor, che allora sentivo!


Oggi è il 25/02/2023 - Sono le ore
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